El Topo (La Talpa)


Il film preferito da John Lenon e Allen Klein manager dei Beatles che qualche anno dopo finanziarono il film "La montagna sacra" sempre diretto, scritto e interpretato (ma non solo..) da Alejandro Jodorowsky, nei primissimi anni '70 risultò avere così tanto successo tra il pubblico che nelle sale di New York restò in programmazione per quasi un anno semplicemente grazie al passa parola da parte di chi lo andava a vedere.
Per molti considerato un capolavoro non che “il primo western surrealista”, El Topo (La Talpa) parla di un pistolero che nel corso della ricerca del proprio obbiettivo perderà la propria lucidità fino a smarrirsi nel delirio dei sensi ascoltando la voce stordente dell'ambizione personale. Nella seconda parte del film invece cercherà di aiutare una comunità di emarginati deformi costretti a vivere in una grotta dagli abitanti della città.
Western anarco-surrealista, fatto di visioni e di misticismo, nel quale Peckinpah e Leone incontrano Cristo e Buddha.

La talpa è un animale che scava gallerie sottoterra in cerca del sole, a volte la strada lo porta in superficie.
Quando vede il sole, resta cieco.




THX 1138: l'uomo che fuggì dal futuro


Opera del 1971 dal qui giovanissimo regista, produttore e sceneggiatore George Lucas, noto per per la creazione delle saghe di Guerre Stellari e Indiana Jones e per il film American Graffiti, ci narra di una Terra avvelenata da una Guerra Nucleare e abitabile solo in centri urbani sotterranei.
Siamo nel XXV secolo, le persone sono tutte rasate, tutte vestite di bianco, non esiste moda ne altre forme di diversificazione, le abitazioni vengono assegnate tramite macchine, non esistono nomi ma numeri, tutti sono drogati per evitare pulsioni sessuali, eventualmente ci si può aiutare attraverso macchine masturbatrici, e la riproduzione è possibile, quando autorizzata, solo attraverso inseminazione artificiale.
L'unica apertura concessa da un sistema governato da macchine dove perfezione, efficienza e utilità sono le fondamenta sulla quale essa si fonda, è la religione basata sulla divinità OMM, la quale però è anch'essa controllata dalle stesse macchine.
Basterà all'umano THX 1138 cessare l'assunzione delle droghe quotidiane (vietato), per riuscire a scoprire l'atto sessuale con la sua inquilina LUH 3417 (vietatissimo), e la possibilità di elaborare propri pensieri e proprie decisioni.
Tutto da vedere e da gustare, con un finale a sorpresa, è consigliato nella versione del 2004 director's cut.

Privare l'uomo del suo bene più prezioso: l'Intelletto, rimane da sempre il modo migliore per mantenere uno stato di repressione assoluto senza correre il rischio di sovversioni.


Joyeux Noël


Vigilia di Natale 1914, Nord della Francia, luogo imprecisato delle Fiandre, la Prima Guerra Mondiale si interrompe.
I soldati di Francia, Scozia e Germania fermi da giorni su un confine disseminato di morti, dopo essere usciti dalle lore trincee iniziano a fraternizzare tra loro. Nello stesso spazio che fino a qualche momento prima costituiva il terreno di guerra superano ogni barriera dovuta a diversità di lingue, usanze, costumi e cultura. E così faranno il giorno successivo, per celebrare la Santa Messa assieme, continuando ad aiutarsi a vicenda nonostante attorno prosegua la Guerra.
Punizioni e ritorsioni una volta scoperti dai "Piani Alti" saranno inevitabili per i tre Comandanti e tutti i soldati situati al confine.
La retorica sul pacifismo e sull'uguaglianza dell'essere umano mostrata in modo a volte anche ironico dal regista Christian Carion,
(un gatto può essere chiamato Felix dal tedesco o Nestor dal francese, ma sempre del solito gatto si tratta), potrebbero far pensare ad una esasperazione del tema. Potrebbero..
"Peccato" che in questo caso si narri un fatto realmente avvenuto.

Tutto l'odio e le sacre verità che vengono ripetute ai bambini nelle scuole, dove con veemenza si insegna che il più grande nemico è l'Inghilterra.. che il male è la Germania.. e il demonio è la Francia...sono solo parole...
In guerra tutti sono uguali, come di tutti è l'orrore.




Garage Olimpo



Ambientato nell'Argentina tra il 1976 e il 1983 durante il periodo del regime della Giunta militare, mostra realisticamente quale trattamento veniva attuato nei confronti della popolazione che veniva accusata di aver compiuto qualsiasi tipo di attività "anti governativa".
Molti dei quali diverranno desaparecidos.
Tanto realismo reso possibile in quanto lo stesso regista Marco Bechis (madre argentina e padre italiano), che con questa opera apre un dittico sul tema, verrà arrestato, torturato e, solo grazie al doppio passaporto, espulso dall'Argentina per essere ospitato in Italia.
La storia narra di Maria, attivista militante e del suo torturatore, un ragazzo timido innamorato di lei, ma con contraccambiato.
I due che già si conoscevano precedentemente inizieranno così,
un ambiguo rapporto di complicità in un garage abbandonato: il Garage Olimpo, nei cui sotterranei si trovano i luoghi di tortura.

"Tra il 1976 e il 1982, durante la dittatura militare argentina, migliaia di cittadini sono stati gettati vivi in mare. oggi i responsabili di questi crimini, camminano liberi per le strade."


Le Valigie di Tulse Luper - La storia di Moab


Primo film nonché il più conosciuto della triologia del regista Greenaway che narra la storia di Tulse Luper – studioso, naturalista, ricercatore, collezionista, scrittore, regista - che nel suo pellegrinare scoprirà la sua predestinazione alle prigioni e all'essere riconosciuto come un eterno prigioniero.
Ambientato nel XX Secolo, il film gira attorno al numero 92
-n. atomico dell'uranio- di cui ne discorre l'importanza ricoperta da questo elemento chimico dalla sua scoperta sino alla sua "fine". (termine della Guerra Fredda).
Novantadue è inoltre il numero delle sue prigioni ma soprattutto delle sue valigie, che disseminerà lungo tutto il percorso della sua vita. Contenitori di ricordi e eventi, bagagli culturali e di memoria, mezzi in grado di ricostruire la vita di ognuno di noi.
Film grottesco, con immagini ripetute, obbiettivamente di difficile impatto, con soventi scene di nudo, un attore protagonista alla sua prima esperienza, (che di professione fa il doppiatore), consigliato e da consigliare a chi ama tuffarsi e perdersi nei suoni e nei colori.
Film per pochi anzi pochissimi....

"Il cinema è troppo importante per lasciarlo fare ai narratori di storie."


Codice 46


Storia d'amore atipica in una società distopica tra William,
ispettore dotato di capacità empatiche di un Assicurazione più simile ad un "grande fratello del futuro" e la ribelle solo in apparenza inserita nel sistema Maria.
In una società dove si necessità di autorizzazioni per passare le frontiere, per entrare nelle città, per compiere atti che escono fuori dalla normale banalità quotidiana, non poteva mancare l'autorizzazione ad amarsi solo se muniti di cromosomi (da qui il numero 46 del titolo), con giusta compatibilità genetica e per questo "autorizzati" dalla stessa Assicurazione-Società.
In un sistema futuribile dove o vivi dentro la città nella tua prigione d'orata o vivi nel deserto senza rassicurazioni sul proprio domani, il regista Winterbotton ci mostra con assoluta sensibilità e sicuramente fuori da ogni prototipo classico le mille facce di una libertà negata.

"Chiunque ha dei figli speciali. Chissà da dove vengono i comuni adulti."


L'ignoto spazio profondo


Si può raccontare una storia di fantascienza attraverso un documentario usando immagini di repertorio Nasa e non solo, facendoli passare per immagini di un pianeta lontanissimo dalla Terra? Si la risposta è si e il regista di questo film documentario Werner Herzog attraverso l'unico attore Brad Dourif non che alieno-narratore, ci mostra in modo unico come tutto ciò sia possibile.
Il documentario in lingua originale, parla di un grande progetto alieno e di un sogno umano inseguito quanto necessario dovuto all'imminente distruzione della Terra.
Le sorprese saranno continue, intervallate da immagini riguardanti il lancio della sonda Gallileo nello spazio ('89), interviste a scienziati su nuove sensazionali scoperte, immagini girate nelle profondità marine dell'Isola di Ross in Antartide.
Quest'ultime talmente sconosciute dal far permettere al regista di affermare che provenissero dalla galassia di Andromeda.
Film visionario, folle, apocalittico, un grido di dolore in una poesia poema per mano di questo visionario "manipolatore" tedesco.
Accompagnato sublimemente dalla musica senza tempo del violoncellista olandese Ernest Reijseger.

Io vengo da un'altra galassia, una galassia celeste, molto, molto lontana dal vostro mondo,
io vengo dall'Ignoto Spazio Profondo.